Secondo giorno - 17 Settembre 2013
Los Angeles
"Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone." (John Steinbeck)
Il primo risveglio negli Stati Uniti è stato semplice, visto che il fuso orario (e l'emozione!) non ci ha consentito di dormire oltre le 6 di mattina. Così, ormai svegli, ci siamo
preparati di buon mattino per la nostra visita alla città di Los Angeles. Prima di lasciare il motel abbiamo deciso di approfittare della minimale colazione offerta e ci siamo
fatti da soli un bel waffel con sciroppo d'acero nella piccola reception. Niente di ché, ma ottimo per iniziare la giornata. Il motel era stato scelto perché si trova sulla linea
rossa della metropolitana che dalla Downtown di LA porta ad Hollywood, vicino ad una delle sue stazioni. Raggiunta quindi a piedi, nella fresca nebbia mattutina, la fermata della
metro più vicina abbiamo subito fatto conoscenza della famosa disponibilità della gente del West. Dopo soli 10 secondi passati davanti al cartellone nel tentativo di capire
come funzionassero le tariffe della metro, una gentilissima signora ci vede in difficoltà e ci chiede se abbiamo bisogno. Ovviamente avevamo bisogno, quindi ci spiega tutto facendoci
il biglietto. Molto colpiti da tutta questa attenzione ricevuta, proseguiamo verso il margine della Downtown di LA, scendendo alla Union Station. Orientarci non è stato facile, abbiamo girato un
po' a caso, ma poi siamo riusciti a trovare la direzione giusta! Anche il primo incontro con Starbuck's, alle 10 di mattina, è stato piacevole fin da subito; non senza le classiche
figure da stranieri spaesati, ci siamo concessi un bel caffè da 45 minuti e abbiamo sfruttato la rete wifi, presente ovunque negli stati uniti, per informare il mondo dei nostri
spostamenti. Il centro di LA non è esaltante, ma la visita è stata comunque interessante perché non siamo abituati a passare tra grattacieli e strade urbane a 8 corsie; già a questo
punto le macchine fotografiche avevano lavorato molto.
In tarda mattinata riprendiamo la metro in direzione opposta e ci dirigiamo verso la famosissima Hollywood dove, fra una brevissima passeggiata su un tratto della Walk Of Fame, un
giro tra i numerossissimi negozietti di souvenirs del centro commerciale "Hollywood & Highlands Center" e qualche foto con LA e la famosa scritta "Hollywood" sullo sfondo,
si fa ora di pranzo. Ovviamente il centro commerciale offre anche numerose possibilità per mangiare, tanto che, nell'imbarazzo della scelta, abbiamo impiegato quasi un'ora per decidere
e optare per un classico fast food panino e patatine.
Visto lo scarso interesse di entrambi e il prezzo elevato del biglietto abbiamo deciso di non visitare gli Universal Studios che, comunque, avrebbero richesto quasi una giornata
intera. Il pomeriggio è stato quindi dedicato allo shopping, prima alla "Universal Walk", adiacente agli Studios e raggiunta con la metro, e poi di nuovo al centro commerciale
"Hollywood & Highlands". Prima di prendere di nuovo la metro verso il motel era d'obbligo un passaggio dalla famosa Sunset Boulevard, dove però non abbiamo trovato nulla di
interessante perché probabilmente eravamo troppo lontani dalla zona frequentata dai VIPs; Sunset Boulevard è infatti una lunghissima via che da Hollywood porta fino a Santa Monica
passando per Beverly Hills. Alle 19 siamo rientrati in motel speranzosi di trovare alla reception i nostri bagagli consegnati da Air France; speranza puntualmente disattesa.
Carichi di ansia, visto che il giorno dopo avremmo lasciato LA, siamo saliti in camera per pensare al da farsi. Fortunatamente, proprio quando
stavamo per telefonare all'aeroporto, la receptionist ci ha chiamati dicendo che le valige erano arrivate. Immensamente sollevati e finalmente pronti per intraprendere il lungo
viaggio, abbiamo concluso la giornata con una doccia e una cena nel vicinissimo Subway. Stanchissimi dalla lunga passeggiata della giornata e ancora scombussolati dal fuso orario,
alle 22 eravamo già a letto, per prepararci al viaggio del giorno successivo che ci avrebbe portato fino a Visalia, alle porte del Sequoia National Park.
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Secondo giorno andato. Dopo aver girovagato per LA, Hollywood e Universal City la speranza di trovare a sera i bagagli al motel è stata puntualmente disattesa. Fortuna che mentre escogitavamo modi per far soffrire quelli di AF sono arrivate le valige. Abbiamo la nostra roba! Buongiorno a tutti, noi si va a letto!
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